Trend Digitalizzazione 2023: sostenibilità, cloud, AI, cyber security, automazione, robotica, lavoro ibrido.
La tecnologia si sta evolvendo a un ritmo più veloce che mai. Sicuramente una spinta viene dal clima economico difficile. L’inflazione elevata, le difficoltà di approvvigionamento, la carenza di personale qualificato in loco e la pressione che ne deriva, spingono le aziende a dover prendere decisioni rapide, adeguare la strategia finanziaria e rispondere prontamente alle condizioni economiche instabili.
Questa velocità porta con sé una maggiore apertura alle nuove tecnologie.
I leader di McKinsey Technology hanno dato un’occhiata a ciò che potrebbe riservare il 2023 e offerto le loro opinioni su come i leader aziendali possono ottenere il massimo dalla tecnologia nel 2023.
Hanno scoperto ad esempio che in molte grandi organizzazioni, gli ingegneri dedicano solo il 50% del loro tempo allo sviluppo effettivo. Il resto del tempo è ancora consumato per attività amministrative o burocratiche e manuali. Immagina di migliorarlo di soli dieci punti percentuali per una grande azienda che ha migliaia di ingegneri, implementando per esempio una soluzione di gestione documentale ECM con l’automazione dei tuoi flussi di lavoro.
Ma vediamo quali tecnologie influenzeranno le aziende nei prossimi 12 mesi:
1. Tecnologia sostenibile
Nel 2023, i processi di gestione ESG (Environmental, Social and Governance) diventeranno una parte essenziale della strategia aziendale.
Secondo Gartner, i CIO e i direttori IT saranno i primi a doversi occupare di implementare i requisiti ESG:
- sostenibilità dell’infrastruttura e dei servizi IT
- efficienza energetica
- implementazione delle transazioni digitali
- scegliere data center green
- riduzione del numero dei dispositivi per ogni dipendente e riduzione dei rifiuti elettronici
- ricerca di nuove forme di alimentazione elettrica
La sostenibilità è anche parte integrante del DNA aziendale di Palo Alto e dei suoi partner. Collaborare con le aziende per implementare processi senza carta che riducono le emissioni e la deforestazione, favorendo al contempo risparmi sui costi ed efficienza è il nostro lavoro.
2. Piattaforme innovative cloud e low-code
L’ingegneria software attuale consente piattaforme integrabili tra loro con interfacce low-code, blocchi precostruiti e interfacce grafiche semplici.
Gartner prevede che entro il 2026, l’80% dei produttori software svilupperà piattaforme integrabili e il 75% di queste includeranno portali self-service con set curati e completi per sviluppatori.
DocuWare offre il servizio iPaaS come risposta a questo trend. Una piattaforma di automazione messa a disposizione degli sviluppatori per integrare applicazioni cloud senza una programmazione speciale o complessa. Il servizio iPaaS ottimizza e accelera anche i flussi aziendali relativi alle integrazioni, fornendo connettori predefiniti e policy standard per le interazioni. iPaaS inoltre facilita la connessione tra applicazioni e dati sia cloud che locali.
3. AI generativa
L’intelligenza artificiale porta i sistemi di gestione documentale ECM ad elaborare dati e informazioni anche quando i documenti non sono strutturati, migliorando la ricerca e la collaborazione. Il più grande vantaggio è che l’ECM basato sull’intelligenza artificiale è in grado di comprendere i dati e il contesto a un livello più profondo. In questo modo, può stabilire relazioni tra il contesto dei documenti che rendono le informazioni più facili da recuperare quando sono richieste.
L’analisi intelligente e automatizzata dei documenti ha già raggiunto un alto livello di maturità. A partire dall’input vocale o dal controllo vocale, attraverso chatbot e servizi di traduzione, fino all’interpretazione intelligente del contenuto del documento, gli strumenti sono principalmente orientati al supporto e all’automazione della comunicazione.
Queste tecnologie diventeranno ancora più significative in futuro e genereranno un notevole valore aggiunto, soprattutto nel settore dell’automazione dei processi. Inoltre, in futuro ci saranno numerose applicazioni in cui l’IA potrà prendere o suggerire “decisioni” appropriate per l’utente in base al contenuto di un documento. Ciò può accelerare i processi, aiutare gli utenti a eliminare considerazioni soggettive e prendere decisioni più basate sui dati.
4. Il Cloud come nuovo standard IT
La pandemia ha decisamente accelerato il processo di digitalizzazione e il lavoro remoto, anche per le aziende più scettiche. Oggi, lavorare da remoto, almeno per una parte del tempo, è ciò che vogliono e si aspettano i dipendenti in questo mercato del lavoro riformulato. L’utilizzo della tecnologia cloud non è più facoltativo: è una necessità ed è diventato il nuovo standard. Le aziende si stanno muovendo verso un modello di “operazioni ovunque e in qualsiasi momento” che consente il lavoro da qualsiasi parte del mondo.
5. Un sistema immunitario digitale forte
Per rafforzare il proprio sistema immunitario digitale, la ricetta è quella di combinare le possibilità software (osservabilità, automazione, test estremi), l’esperienza utente, le misure di sicurezza ed il rispetto della compliance, secondo la normativa GDPR-LPD.
Il rispetto del principio Privacy by Design (PbD) contribuisce a costruire un sistema immunitario digitale forte perché garantisce la protezione della privacy sia dei dipendenti che dei clienti, integrando processi operativi tracciabili e a norma. PbD è uno dei principi guida del regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) ed è requisito specifico nella “protezione dei dati fin dalla progettazione e per impostazione predefinita”.
6. Cyber security Zero Trust
Le nuove necessità lavorative comportano connessioni su larga scala, da qualsiasi luogo e da qualsiasi dispositivo. Tutto questo in un contesto di minacce informatiche sempre maggiori che richiedono un approccio duro e “zero trust” dove la fiducia implicita non esiste e va convalidata ogni fase di un’interazione digitale.
Fondamentale implementare il sistema “zero trust” anche per l’identità e il controllo degli accessi controllati, permessi granulari, controllo dell’identità
7. Democraticità dei dati
In media prendiamo fino a 2.000 decisioni all’ora nella vita personale e professionale. La maggior parte di queste decisioni vengono prese in base all’istinto.
Nel business le decisioni devono potersi però basare sui fatti perché le conseguenze sono di vasta portata.
Per rendere possibile la democratizzazione dei dati, intesa come disponibilità, le aziende devono istituire policy adeguate a garantire che i dati siano gestiti con cura, i dipendenti adeguatamente formati su strumenti e processi e i dati archiviati al sicuro e disponibili ovunque con servizi cloud certificati.
Se le informazioni sono distribuite tra tutti i team di lavoro e i dipendenti con competenze diverse possono accedere ai dati in modo semplice e rapido, si libera tempo per nuove opportunità di business e si guadagna competitività.
8. Informazioni e automazione robotica
I metodi di estrazione automatica delle informazioni e di classificazione dei documenti esistono da più di un decennio e anche se il software basato sull’intelligenza artificiale potrebbe aver bisogno ancora di alcuni anni per diventare un elemento comune della vita quotidiana in ufficio, sta già facendo la sua magia sotto forma di automazione robotica.
Il DocuWare Intelligent Indexing, ad esempio, è un sistema di elaborazione digitale dei documenti progettato per acquisire e identificare elettronicamente le informazioni più preziose su qualsiasi documento e convertirle in dati altamente strutturati e utilizzabili. La tecnologia di apprendimento automatico ricorda ogni documento e corregge l’indicizzazione per aumentare la velocità, la precisione e l’affidabilità dello strumento. In questo modo, l’indicizzazione intelligente aiuta le aziende a eliminare noiose e manuali immissioni di dati e consente ai dipendenti di concentrarsi nuovamente su progetti più importanti.
9. Lavoro ibrido
Il passaggio in emergenza al lavoro a distanza, durante il lockdown, si è ora evoluto nell’adozione diffusa, e probabilmente permanente, di un modello ibrido in cui i lavoratori dividono il loro tempo in modo flessibile tra casa e ufficio.
Siamo ora in una fase in cui le organizzazioni stanno definendo quale modello di gestione implementare a seconda del settore lavorativo.
La trasformazione digitale nell’ambito del lavoro ibrido, si concentrerà su creazione, standardizzazione e la messa in sicurezza di “imprese diffuse” con dipendenti operativi da sedi diverse in modalità ibrida. Nel 2023, secondo Gartner, il 75% delle organizzazioni che sfruttano i vantaggi del lavoro remoto o ibrido vedranno una crescita dei ricavi del 25% più rapida rispetto alla concorrenza.
Non sappiamo quali nuove sfide aziendali porterà il 2023, ma se i trend sono questi, sappiamo di poter preparare i nostri clienti ad avere successo!
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