Tradizionalmente la notarizzazione di un documento è un’azione compiuta dal notaio, che garantisce l’autenticità di un accordo preso tra due o più parti tramite il rilascio di un atto notarile.
La notarizzazione su blockchain assume un significato diverso: il termine notarizzazione non è legalmente corretto, ma ha ormai preso piede in ambito digitale e quando si parla di notarizzazione di un documento su blockchain si intende quel processo che prova immutabilmente che a una certa data e ora (il cosiddetto “timestamp“), nel corso degli eventi, sia stato certificato un determinato documento.
Dal momento della notarizzazione del documento la sua presenza* rimarrà immutabile nella Blockchain sotto forma di un codice alfanumerico crittografato che prende il nome di “hash”.
Il codice hash è univoco per ogni documento registrato su Blockchain, esattamente come l’impronta digitale umana, unica e irreplicabile. Nel momento in cui verrà cambiata una sola virgola o un singolo pixel nel documento, il codice hash cambierà.
Grazie alla funzione dell’hashing si potrà sempre verificare se a posteriori l’hash sia stato modificato o meno.
Nota: * Non sarà il documento pdf ad esistere nella blockchain ma la sua “impronta digitale” sotto forma di codice alfanumerico.